Detrazioni fino all’85% per i condomini e all’80% per prime e seconde case. Il Sisma Bonus è un’agevolazione fiscale a cui hanno diritto i contribuenti soggetti all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), così come le società (soggette, in questo caso, all’IRES).
Tipologia di immobili interessati
Sono interessati da questa misura tutti gli immobili destinati ad abitazione e quelli impiegati nelle attività produttive che rientrino in una qualunque delle zone a rischio sismico (zone 1 alta, 2 medio-alta e 3 medio-bassa), così come individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 (G. U. n. 105 dell’8 maggio 2003 supplemento ordinario n. 72).
Dal 2018 rientrano fra gli aventi diritto anche gli Istituti autonomi per le case popolari (compresi gli enti a medesima finalità sociale) e le Cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Da notare che si intendono “costruzioni adibite ad attività produttive” tutte quelle unità immobiliari in cui si svolgono attività agricole, professionali, produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali.
Detrazioni fiscali e modalità di intervento
La detrazione riguarda le spese sostenute per le ristrutturazioni di edifici esistenti e per gli acquisti di nuove case. Inoltre, sono detraibili anche le spese effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
L’agevolazione riguarda i costi sostenuti dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. La detrazione è pari al 50% e va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 € per unità immobiliare e singolo anno, ripartendola in 5 rate annuali di uguale importo.
Tale percentuale sale sensibilmente se gli interventi hanno permesso una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi. In questo caso la percentuale dell’importo detraibile sale, rispettivamente, al 70% e all’80%. Nel caso di interventi eseguiti sulle parti comuni di condomini, i valori aumentano raggiungendo il 75% e 85%.
Qualora si volesse acquistare una casa antisismica, bisogna considerare che vengono definiti con questo appellativo gli immobili realizzati a seguito di demolizione e ricostruzione di interi edifici. Naturalmente, le costruzioni devono trovarsi all’interno delle zone a rischio sismico 1, 2 o 3.
Ogni singolo acquirente ha diritto a una detrazione sul prezzo dichiarato nell’atto pubblico di compravendita, in funzione della riduzione di rischio conseguita: 1 classe: 75% – 2 classi: 85%.
Inoltre, va sottolineato che, anche in questo caso, la misura si applica a un tetto massimo di 96.000 € a unità immobiliare per ciascun anno e il beneficio fiscale va ripartito in cinque quote annuali di pari importo.
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